Fiordiligi e Dorabella, Dame Ferraresi e sorelle abitanti in Napoli
Guilelmo e Ferrando, amanti delle medesime
Despina, Cameriera
D. Alfonso, vecchio Filosofo
Coro di Soldati
Coro di Servi
Coro di Marinaj
La Scena si finge in Napoli.
Scena prima.
Bottega di Caffè.
Ferrando, Guilelmo, D. Alfonso.
FERNANDO.
La mia Dorabella
Capace non è:
Fedel quanto bella
Il cielo la fé.
GUILELMO.
La mia Fiordiligi
Tradirmi non fa,
Uguale in lei credo
Costanza a beltà.
D. ALFONSO.
Ho i crini già grigi
Ex cathedra parlo,
Ma tali litigi
Finiscano quà.
FERNANDO. GUILELMO.
No, detto ci avete
Che infide esser ponno?
Provar cel dovete,
Se avete onestà.
D. ALFONSO.
Tai prove lasciamo ...
GUILELMO. FERRANDO.
No, no le vogliamo:
O fuori la spada
Rompiam l'amistà.
Metton mano alla spada.
Ognuno a parte.
GUILELMO. FERNANDO.
Sul vivo mi tocca
Chi lascia di bocca
Sortire un accento
Che torto le fa.
ALFONSO.
O pazzo desire!
Cercar di scoprire
Quel mal che trovato
Meschini ci fa.
GUILELMO.
Fuor la spada: sciegliete
Qual di noi più vi piace.
D. ALFONSO.
Io son uomo di pace,
Placido.
E duelli non fo se non a mensa.
FERNANDO.
O battervi, o dir subito
Perchè d'infedeltà le nostre amanti
Sospettate capaci.
D. ALFONSO.
Cara semplicità quanto mi piaci!
FERNANDO.
Cessate di scherzar, o giuro al cielo! ..
D. ALFONSO.
Ed io, giuro alla terra,
Non scherzo, amici miei;
Solo saper vorrei
Che razza d'animali
Son queste vostre belle,
Se han come tutti noi carnè, ossa, e pelle,
Se mangian come noi, se veston gonne,
Alfin se Dee, se donne son ...
FERRANDO. GUILELMO.
Son donne
Ma ... son tali, son tali ...
D. ALFONSO.
E in donne pretendete
Di trovar fedeltà?
Quanto mi piaci mai, semplicità.
Scherzando.
E la fede delle femine.
Come l'araba Fenice;
Che vi sia ciascun lo dice;
Dove sia nessun lo sa.
FERRANDO con foco.
La Fenice è Dorabella,
GUILELMO.
La Fenice è Fiordiligi.
D. ALFONSO.
Non è questa, non è quella,
Non fu mai, non vi sarà.
E la fede etc ....
FERRANDO.
Scioccherie di Poeti!
GUILELMO.
Scempiaggini di vecchi,
D. ALFONSO.
Or bene; udite
Ma senza andar in collera;
Qual prova avete voi, che ognor costanti
Vi sien le vostri amanti;
Chi vi fé sicurtà, che invariabili
Sono i lor cori?
FERNANDO.
Lunga esperienza ...
GUILELMO.
Nobil educazion ...
FERRANDO.
Pensar sublime ...
GUILELMO.
Analogia d'umor ...
FERRANDO.
Disinteresse ...
GUILELMO.
Immutabil carattere ...
FERRANDO.
Promesse ...
GUILELMO.
Proteste ...
FERRANDO.
Giuramenti ...
D. ALFONSO.
Pianti, sospir, carezze, svenimenti,
Lasciatemi un po ridere ...
FERRANDO.
Cospetto!
Finite di deriderci?
D. ALFONSO.
Pian piano.
E se toccar con mano
Oggi vi fo che come l'altre sono?
GUILELMO.
Non si può dar.
FERRANDO.
Non è.
D. ALFONSO.
Giochiam:
FERRANDO.
Giochiamo:
D. ALFONSO.
Cento zecchini.
GUILELMO.
E mille se volete.
D. ALFONSO.
Parola.
FERRANDO.
Parolissima.
D. ALFONSO.
E un cenno, un motto, un gesto
Giurate di non far di tutto questo
Alle vostre Penelopi.
FERRANDO.
Giuriamo.
D. ALFONSO.
Da soldati d'onore
GUILELMO.
Da soldati d'onore,
D. ALFONSO.
E tutto quel farete
Ch'io vi dirò di far,
FERRANDO.
Tutto
GUILELMO.
Tuttissimo.
D. ALFONSO.
Bravissimi.
GUILELMO.
Bravissimo, Alfonsetto!
FERNANDO.
Signor Don Alfonsetto!
FERRANDO.
A spese vostre
Or ci divertiremo.
GUILELMO.
E de' cento zecchini che faremo?
A Ferrando.
FERRANDO.
Una bella serenata
Far io voglio alla mia Dea,
GUILELMO.
In onor di Citerea
Un convito io voglio far.
D. ALFONSO.
Sarò anch'io de' convitati?
FERNANDO, GUILELMO.
Ci farete si Signor.
D. ALFONSO, FERNANDO, GUILELMO.
E che brindis replicati
Far vogliamo al Dio d'amor!
Partono.
Scena II
Giardino sulla spiaggia del mare.
Dorabella Fiordiligi che...