Scena I.
Stanza nel Palazzo abitato da Elaísa.
Un' alcova in prospetto chiusa da coltrinaggio. Due porte laterali. Una grande finestra, sedie, tavolino.
Elaísa con capelli disciolti, seduta presso un tavolino sul quale un candelabro, con lumì accesi. Ella s'alza, prende il candelabro, e s'avvia all' alcova, ove si vede Bianca stesa sul letto. L' effigie sul di lei seno.
ELAÍSA contemplandola.
Là posa. Bella ancora
Di morte nel pallore!
Troppo, ahi! bella pel misero mio core!
S'allontana dal letto, e schiude, il coltrinaggio.
Manfredo nella tomba già la crede.
Cesse all' oro del guardïan la fedo.
Qui venne, fra le tenebre, asportata:
Qui, fra poco, alla vita ridonata,
S'incontrera in chi adora ...
Con angoscia.
Ed io ... allor, io! .. sarò più viva allora.
Sì, morir. Il mio fato
Sembra già pronunziato.
E s'affretti. Ma parmi ...
Va all' alcova, esamina Bianca, ed oservando con emozione l'effigie, la leva dal di lei seno.
Ella! ... sta ancora immota.
E quest'effigie! Oh madre mia! Devota
Tu l'invocasti un dì mia protettrice!
Quella io non son che sar dovea felice.
Ma negli estremi istanti
Tu mi conforta almeno.
Raggio di calma in seno
Mi versa, Augusta Fe.
Sia l'ultimo sorriso
Di tua pietà per me.
M'attendi in Paradiso,
O madre mia, con te.
S' abbandona sulla sodla.
Scena II.
S' apre la porta a sinistra: entra Viscardo in aria smarrita, minacciosa, e chiude.
VISCARDO.
Eccola!
ELAÍSA.
E chi? Ah! Viscardo!
VISCARDO.
Io, si.
ELAÍSA fisandolo.
Cielo! Qual fremito! Qual guardo!
VISCARDO.
E perchè n'atterite!
Si pallida perchè? ... No, non mentite.
Isaura tutto udia
Da quel loco ferale,
Voi avete il veleno ... ed io ... Un pugnalo.
Cavandolo, e fiero.
ELAÍSA.
Viscardo! Lo diceste! ... E l' amor mio! ...
Con passione.
E il vostro! ...
VISCARDO.
Io non amai
Che Bianca.
ELAÍSA.
Ah! tu, crudele, mi trafiggi
Ora con tal parola. E cara tanto
Ell' era a te! ...
VISCARDO.
Se m'era cara! Oh quanto!
S'io l'amava! Sciagurata!
L'odi, e mori disperata.
L'adorava qual s'adora
D'un suo Nume augusta immago.
Era il Ciel cui aspirava ...
La mia speme ... ìl mio tesor,
E quell' Angelo mi amava
Quanto amar, bramar può un cor.
ELAÍSA.
D'Eläísa il cor giammai
Dunque, ingrato, conoscesti!
VISCARDO.
E che mai ... che dir potresti! ...
ELAÍSA marcata.
A mia morte lo saprai.
Forse allor ne piangerai.
Al sorriso di Viscardo
Per me il Cielo ognor s'apriva.
Eri il Sol de' giorni miei ...
Nume ... altare ... cuor per me.
Rinunziato al Ciclo avrei,
Là chiamata, senza te.
VISCARDO.
Piû non odo ...
ELAÍSA.
Dunque ... E vuoi? ...
VISCARDO.
A morir vl disponete.
Pochi istanti lascio a voi ...
Là ... postratevi ... piangete ...
E, sperarla se potete,
Domandate a Dio pietà.
ELAÍSA.
E da te? ... dimmi ...
VISCARDO.
Da me! ...
Bianca l' ebbe allor da te!
Del suo tiranno a' piè cadea ...
Bianca, in affanno, pietà chicdea ...
Veduta piangere, crudel, tu l' hai ...
E il cor tuo barbaro ne giubilò.
Ma tanto sangue tu verserai
Per quante lagrime ella versò.
ELAÍSA.
Per te d' amore solo vivoa:
Senza il tuo eore morir volca,
Ma di tua mano! ... non lo sperai ...
Nelle tue braccia forse cadrò.
Estremo accento ... tuo nome udrai ...
Mio sospir ultimo ti volgerò.
VISCARDO quasi fuori di se.
La sua spoglia! ... Che ne feste? ...
E dov' è? ... Chi a me l' invola? ..
Non sapete ch' è la sola ...
Si' ... la sola pel mio core! ...
ELAÍSA.
È la sola! ... Dio! la sola! ...
VISCARDO.
Che anche morta, adorerà.
ELAÍSA.
Vedi ... io moro ... il mio dolore: ...
Ah! tu sei senza pietà.
Disperata.
Sì ... lo sappi ... ne fremi ... delira ...
Io l' odiai ... t' involai la diletta.
Esultai nel compir la vendetta ...
Questa mano il veleno le diè.
Or la vendica ... sfoga quell' ira ...
Chiede Bianca il mio sangue da te.
VISCARDO.
Mia ragione s' offusca ... delira ...
Dove sei! .. Ti perdei ... mia diletta ...
Triste vittima d' empia vendetta ...
E ancor vive chi morte le diè!
Freno in son non ha più la giust' ira;
Abbi morte, spietata, da me.
Mia Bianca! ...
ELAÍSA disperatissima.
Io te l' uccisi.
VISCARDO alzando il pugnale.
Sciagurata! ...
Ebben ... mori.
La colpisce.
ELAÍSA cade ferita.
Ah! ... Qui ... al core.
Così bramai ...
Gli prende la mano, con tenerezza, in questo s' ode la voce di Bianca dall' alcova.
BIANCA.
Viscardo! ove son io? ..
VISCARDO.
Ah! qual voce! ...
BIANCA aprendo il coltrinaggio.
Viscardo! ...
VISCARDO.
Ella! gran Dio!
...